Sotto la scala, che dalla sala d’ingresso porta al piano superiore, c’era (perchè purtroppo fu rubata qualche anno fa) una bellissima campana di bronzo, cesellata a mano costruita, come indica la scritta in latino sul bordo, nel 1872.
Questa, insieme alla sua «gemella», apparteneva alla chiesa della «Madonna delle Grazie».
Un tempo quest’ultima era di proprieta’ della famiglia De Prophetis, ed era collegata alla casa attraverso un portico, che dalle cantine portava direttamente all’interno della chiesa. Dopo molti anni di totale abbandono, grazie alle offerte di alcuni volontari, la chiesa e’ stata restaurata.
Delle due campane, soltanto una (per questioni di spazio) e’ stata rimessa sul campanile, mentre l’altra è tornata ai vecchi proprietari.